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Josè Pertierra: gli USA colpiscono il sistema bancario mondiale con il bloqueo a Cuba

Josè Pertierra

Josè Pertierra

Il sistema bancario mondiale è colpito direttamente dal bloqueo degli Stati Uniti contro Cuba, ha affermato oggi l’avvocato cubano-americano Josè Pertierra.

Esperto in temi migratori, Pertierra ha commentato via telefonica dal suo ufficio a Washington le implicazioni della sospensione dei servizi consolari nella capitale statunitense.

Ha sottolineato in un’intervista esclusiva a Prensa Latina che dietro la decisione della banca M&T di chiudere il conto della Sezione di Interessi di Cuba ci sono le sanzioni e le punizioni della politica del bloqueo contro l’isola.

La banca ha preso questa decisione dovuto alle leggi e regolazioni del bloqueo e del fatto che Washington mantiene Cuba nella lista dei paesi terroristi, ha osservato.

Al rispetto ha assicurato che il sistema bancario mondiale è colpito direttamente dalle leggi e dai regolamenti del bloqueo, perché le leggi statunitensi pretendono di essere di carattere extraterritoriale.

Ha ricordato che le punizioni per quelli che violano queste leggi sono astronomiche.

Ha fatto come esempio quello della banca Credit Suisse AG, obbligata ad erogare come sanzione 536 milioni di dollari.

Ha ricordato che alcuni mesi fa la banca italiana Intesa San Paolo ha dovuto pagare a Washington tre milioni per violazioni del bloqueo.

Ha avuto più fortuna che la svizzera UBS, castigata con 140 milioni per semplicemente cambiare biglietti vecchi di dollari per biglietti nuovi per Cuba.

Un altro nella lista è stato il Lloyds Bank di Londra che ha pagato una multa di 80 milioni di dollari.

Per questo motivo molte banche hanno deciso che avere Cuba come cliente è troppo rischioso, noioso e costoso, ha sottolineato.

Ha insistito sul fatto che se non fosse per il bloqueo e per la lista dei paesi terroristi, le banche starebbero facendo tutto il possibile per avere Cuba come cliente, ha insistito.

Obbligare Cuba a sospendere i suoi servizi consolari risulta potenzialmente una tragedia per la famiglia cubana, ha commentato Pertierra.

I cubani nei due lati dello stretto de La Florida, ha detto, aspirano alla normalità. Cioè, potere andare e venire dai loro propri paesi come fanno i messicani, i salvadoregni, gli irlandesi, e molti altri.

Pensavamo che questi intoppi si fossero superati abbastanza, dopo che il presidente Barack Obama ha autorizzato i viaggi familiari a Cuba. Ma evidentemente no, ha condannato.

Ha ricordato che nel 29 ottobre scorso, 188 paesi hanno condannato alle Nazioni Unite questa politica contro l’isola.

Ha affermato che mettere Cuba nella lista dei paesi che appoggiano il terrorismo è ridicolo. “Cuba non appoggia e non ha appoggiato mai il terrorismo”. “Questo lo sa la Casa Bianca e lo sa il Congresso, però un’altra cosa è il politicismo”, ha concluso Pertierra.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

1 Commento

Commento all'articolo
  1. giuseppe / vigliachhi

    il terrorismo lo creano loro per la loro industria degli armamenti

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